Nato a La Spezia nel 1960, a soli 18 anni ha cominciato a fotografare, fino a diventare fotografo professionista nel 1985 e giornalista freelance nel 1986. Di assoluto rilievo nella sua carriera di artista il rapporto con il mondo del teatro, maturato, sia in Italia (Teatri del vento), che in nord Europa (Institutet for Scenkonst from Goteborg – Svezia e Studium Actoris – Norvegia). Oltre al teatro, ha applicato le tecniche fotografiche lavorando sul corpo umano, i cui risultati hanno dato vita a diverse mostre: “Hai bisogno di un grido corpo” (presentato a Olso nel 1989) e, più recentemente, “Scolpire il Tempo” , “Tracce” e “Rock Carving”, tra gli altri. Nel 1990 il Comune di La Spezia gli ha assegnato una borsa di studio per la ricerca fotografica, mentre l’anno successivo è stato selezionato per partecipare a “Photosalon”, durante la Biennale di Fotografia di Torino. Particolarmente prolifica per Lanzardo è stata anche la collaborazione con altri artisti, nella fattispecie scultori (Giuliano Tomaino, Roberto Tagliazucchi ed Ettore Cha), per i quali ha curato la pubblicazione di alcuni libri, come ad esempio “Danza Immobile”, e con i quali dal 2010 intensifica i rapporti entrando a far parte della “Factory”, un’associazione di artisti (Giuliano Tomaino, Cristina Balsotti, Claudia Guastini, Francesco Ricci, Sandro del Pistoia, Paolo Fiorellini), partecipando a diversi spettacoli. Moltissime le mostre, sia individuali che collettive alla quali ha preso parte nel corso degli anni, e le pubblicazioni su carta stampata nelle quali sono state riportate le sue opere … per la cui bibliografia rimandiamo al suo sito internet.

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